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Immagine del redattoreFulvio Floccari

Dall'Herpes all'Alzheimer

La demenza di Alzheimer oggi colpisce circa il 5% delle persone con più di 60 anni e in Italia si stima che colpisca all'incirca 500mila ammalati.

Secondo l'avveniristico studio che vi propongo oggi l'Herpes simplex potrebbe funzionare da innesco a questa terribile malattia degenerativa.


I Colleghi della Tufts University di Medford hanno infatti costruito un modello 3D della corteccia cerebrale umana, partendo da cellule staminali cutanee. Infettando il modello così costruito con Herpes Simplex di tipo 1 (in pratica quello che dà il banale herpes labiale, ma che può degenerare anche in rare forme di encefalite virale) gli scienziati americani hanno osservato la deposizione di beta amiloide in sede extracellulare, che è la caratteristica morfostrutturale saliente del morbo di Alzheimer.

Nella foto in alto, tratta dallo studio di Science Advances, potete osservare nel riquadro superiore destro, in fluorescenza verde, la presenza di virus HSV nelle cellule in coltura. E' impressionante notare la completa sovrapponibilità della sottostante immagine in fluorescenza rossa, che evidenzia la deposizione di beta-amiloide. Le due immagini in nero a sinistra sono invece quelle delle colture non sottoposte ad infezione, e che mostrano una completa assenza di staining.


Nelle immagini sottostanti è invece evidente come il trattamento con un farmaco antivirale (il valaciclovir) riduca grandemente la deposizione di beta-amiloide insieme alla riproduzione dell'Herpes Virus nelle cellule in coltura.


Conclusioni: lo studio propone un modello estremamente interessante per studiare i meccanismi molecolari della malattia di Alzheimer e formula una ipotesi affascinante circa il possibile ruolo di innesco della malattia da parte di una "banale" infezione virale.


Articolo free press.


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