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  • Immagine del redattoreFulvio Floccari

Ipertensione e danno renale: quando i podociti perdono le staffe


Il prestigioso gruppo di ricerca italiano diretto dal Professor Giuseppe Remuzzi ha appena pubblicato sul Journal of Clinical Investigation un lavoro davvero avvincente, che ha studiato con la microscopia elettronica gli effetti ultrastrutturali dell'ipertensione arteriosa sul glomerulo renale del ratto.


Le splendide immagini dello studio sono state addirittura premiate conquistando la copertina della rivista scientifica, una delle più "nobili" nel parterre dell'editoria scientifica internazionale.


Lo studio svela come uno degli aspetti ultrastrutturali più interessanti del sovvertimento anatomico che l'ipertensione genera nel rene è l'incremento dello spazio compreso tra la membrana basale del glomerulo e la base dei podociti, cellule che possiamo definire i "registi" della filtrazione renale. Questo spazio, definito SPS o SubPodocyte Space, appare secondo gli Autori come uno dei target della terapia antipertensiva.


Lo studio dimostra infatti come i farmaci anti-ipertensivi della famiglia degli ACE-inibitori proteggano il rene limitando tale fenomeno ed impedendo che l'SPS aumenti nel tempo.

Tale azione si traduce in una riduzione delle dimensioni dei pori della membrana di filtrazione, responsabili della proteinuria che a sua volta deteriora nel tempo la funzione renale.


Studio avvincente per i fanatici della letteratura scientifica e illuminante dei meccanismi ultrastrutturali del danno renale da ipertensione. Lo trovate ad accesso libero al seguente link.




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